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Anci Lombardia è l’Associazione dei Comuni lombardi e svolge attività di informazione, consulenza, formazione per i comuni associati. È Associazione di rappresentanza e di riferimento per gli enti locali per tutte le interlocuzioni con gli enti sovraordinati quali Regione Lombardia e le Istituzioni Nazionali così come ben descritto dallo statuto all’ art. 4:
“ANCI Lombardia rappresenta i propri associati nei rapporti con la Regione, avendo particolare riguardo alle peculiarità, alle prerogative, agli interessi delle singole comunità; persegue scopi di attuazione e tutela delle autonomie locali sancite dalla Costituzione; promuove la partecipazione degli associati a forme di collaborazione e di coordinamento; mantiene collegamenti operativi con le Province, la Città Metropolitana, le Comunità Montane, le Associazioni regionali e nazionali degli Enti locali, nonché con Organi ed Enti regionali, statali e comunitari che hanno relazione istituzionale e/o rapporti operativi con l’attività degli Enti associati; studia e promuove ricerche e iniziative a favore dello sviluppo economico e sociale delle comunità locali, per una crescita culturale ed una sensibilità ambientale delle stesse. Per il raggiungimento dei propri obiettivi ANCI Lombardia promuove, direttamente o tramite società strumentali e/o partecipate o tramite altri enti il cui oggetto sia connesso alle attività e agli scopi statutari ovvero in accordo con le Province, la Città Metropolitana, la Regione, lo Stato, l’Unione Europe e loro Enti e Organi operativi: convegni, seminari, corsi di studio, ricerche, sondaggi, studi, attività di informazione, pubblicazione di periodici su carta e on-line, attività di formazione, assistenza e consulenza a favore degli Enti associati; attività di comunicazione rivolta al pubblico con l’obiettivo di promuovere, diffondere e valorizzare i temi dell’autonomia comunale. In particolare, persegue lo sviluppo e l’implementazione di servizi a favore dei suoi associati rispondenti agli scopi statutari; lo sviluppo della conoscenza del sistema della Pubblica Amministrazione locale; lo sviluppo di sistemi innovativi di comunicazione e partecipazione; l’incremento della conoscenza dei temi pubblicistici finalizzata a una maggiore e migliore conoscenza delle problematiche dei Comuni in generale”.
ANCI Lombardia ha avviato dal 2014 due Dipartimenti che affrontano sia i temi dell’Ambiente sia quello della Cultura legata ai servizi erogati dagli Enti Locali. In particolare il tema della sostenibilità ambientale rispetto alle attività e ai servizi erogati sul territorio sono stati attenzionati dai Dipartimenti vista la numerosità degli eventi culturali organizzati sul territorio comunale dagli associati. Le leggi di settore regionali di settore sull’argomento non hanno sviluppato una connessione evidente tra i temi della cultura e il tema degli acquisti verdi e sostenibili nello svolgimento di tali attività. I comuni se ne stanno occupando tramite ANCI Lombardia secondo il principio per cui anche chi è regolatore a livello territoriale dello sviluppo di programmi culturali e ha tra le sue funzioni fondamentali citate nella legge 135/12 “l’organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi” non possa esimersi dal diffondere buone pratiche di adozione di criteri ambientali minimi nel settore delle attività culturali.
ANCI Lombardia è raccordo ed ente di diffusione sia delle norme approvate nel settore ambientale e culturale a livello di enti locali, sia della diffusione di buone prassi tra tutti i Comuni associati nell’ ambito di applicazione delle leggi vigenti.
ANCI Lombardia ha definito in questi anni importanti protocolli di intesa per lo sviluppo e la realizzazione di CUC (Centrali Uniche di Committenza) legate agli acquisti e agli appalti pubblici che hanno una forte rilevanza nel settore del verde e dell’ambiente e nel settore della cultura e della produzione culturale.
ANCI Lombardia ha organizzato numerosi seminari e convegni sul GPP all’interno della Rassegna per gli Enti Locali Risorse comuni.
Il comune di Bergamo è un ente locale, situato nel nord Italia. È una città di medie dimensioni, con una popolazione di circa 120.000 abitanti, 350.000 se si considera l’area periurbana.
Bergamo ha una università in crescente espansione, con sette facoltà e vari progetti di ricerca internazionali. Il parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso è tra i 10 posti di eccellenza per l’innovazione in Italia. La città ha implementato un piano per la mobilità urbana sostenibile per garantire il rispetto dell’ambiente, una circolazione sicura ed efficiente sia per i mezzi di trasporto su gomma che su rotaia che per biciclette e pedoni.
Il Consiglio Comunale ha anche approvato un sistema di tariffazione integrata per le aziende di pubblico servizio sotto la propria giurisdizione, tenendo conto dello studio, progettazione e valutazione delle tematiche ambientali, supervisionando le proposte degli strumenti di governo che mirano a proteggere l’ambiente come la “Valutazione Strategica Ambientale” e l’Agenda 21.
Nel 2010 il Consiglio Comunale ha approvato le linee guida riguardanti criteri e requisiti di eco-compatibilità nelle procedure di acquisto di beni e servizi. Queste procedure tengono conto non solo del prezzo e di altre condizioni di vendita, ma anche dell’impatto ambientale che merci e servizi hanno nell’ambito dell’intero ciclo di vita. Scopo delle linee guida è quello di promuovere l’uso di prodotti che siano in grado di generare il più basso impatto per l’ambiente, in termini di riduzione di energia, utilizzo di materie prime, riduzione di emissioni soprattutto con attenzione al processo di smaltimento dei rifiuti.
La città ha intrapreso una collaborazione con l’Università di Bergamo, creando così una importante partnership tra il mondo accademico, la città ed il suo territorio. L’Università ha dato vita ad un programma di ricerca “Bergamo 2.035” – un nuovo concetto urbano promosso in collaborazione con la scuola di specializzazione di design di Harvard, che punta al miglioramento per la qualità della vita sui temi della mobilità, ambiente, turismo, commercio, sicurezza, reti di servizi tecnologici e trasformazioni urbane.
Il Comune di Cremona è un ente pubblico locale, l'organo di governo della città.
I cittadini eleggono i propri rappresentanti ogni 5 anni. Il Comune è responsabile dello sviluppo locale e dei servizi per i cittadini.
Nel settore ambientale, il Comune gestisce la pianificazione strategica del territorio e l'organizzazione dei servizi che coinvolgono direttamente i cittadini e gli attori locali, con una costante attenzione alla sostenibilità.
Il Comune ha anche creato alcuni osservatori per la gestione dei temi ambientali collegati alla presenza sul territorio dell'industria pesante (aziende siderurgiche, raffinerie, inceneritore).
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, il Comune favorisce il riciclo ed il ri-uso dei materiali/risorse per ridurre la produzione di materiale di scarto. Insieme ad altre associazioni no-profit locali, nei prossimi mesi, aprirà il Centro del Riuso (mobili, abiti, libri). Al momento il Comune di Cremona sta introducendo il sistema della raccolta differenziata "porta-a-porta" nel centro storico, sia per i cittadini che per i negozi/le aziende.
Si stanno portando avanti alcuni esperimenti sociali per la raccolta di rifiuti specifici, come i pannolini per bambini ed anziani. Allo stesso tempo è già stato avviato un programma per la ri-organizzazione della mobilità, allargando l'area pedonale e le piste ciclabili e favorendo le azioni a sostegno dei mezzi di trasporto a basse emissioni.
Il Comune di Cremona è parte del network Procura+ (European Sustainable Procurement Network) ed è anche il leader del progetto in corso Urban_Wins (il metabolismo urbano e la costruzione di reti e strategie innovative per la gestione dei rifiuti) finanziato dal Programma Horizon 2020.
Fondazione Ecosistemi è un’organizzazione non profit specializzata in strategie, programmi, azioni e strumenti per lo sviluppo sostenibile - per questo iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche - leader nazionale sugli Acquisti Verdi e il GPP.
La nostra mission è quella di “integrare a monte” le considerazioni ambientali nelle strategie delle aziende e delle amministrazioni pubbliche realizzando, in tal modo, una riduzione dei rischi ambientali, una miglior gestione delle risorse naturali, la minimizzazione degli impatti, economie di costo, vantaggi competitivi, una maggior organizzazione, una migliore immagine ambientale, la sensibilizzazione e la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori al miglioramento della qualità della vita, della salute e del territorio.
Le aree di interesse della nostra attività sono:
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Produzione e consumo sostenibile: che include Green Procurement (acquisti verdi) e Green Supply Chain (catena di fornitura verde) - definizione di politiche ed obiettivi per il GPP e di criteri ambientali e sociali, assistenza alla redazione di bandi verdi, redazione di piani d’azione per il GPP, sistemi di monitoraggio del GPP, accompagnamento delle organizzazione verso il Green Procurement, Life Cycle Costing e Sistemi di gestione ambientale – costruzione di sistemi di gestione ambientale (ISO 14000 ed EMAS) per le aziende, per i distretti, per le amministrazioni pubbliche; eventi sostenibili (ISO 20121), sistemi di gestione ambientale per l’energia (ISO 50000) e per la riduzione della CO2 (carbon footprint);
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Responsabilità sociale d’impresa, stakeholder engagement, , bilanci sociali e di sostenibilità, reporting di sostenibilità, contabilità dell’ambiente - monetaria e fisica (analisi dei flussi di materia) per gli enti locali e le imprese;
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Pianificazione territoriale sostenibile, che include la valutazione ambientale e la redazione di piani territoriali sostenibili
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Piani per lo sviluppo locale sostenibile: redazione dei piani locali sostenibili, animazione territoriale allo sviluppo locale sostenibile, definizione di strategie alimentari territoriali, piani ed azioni per il Turismo sostenibile;
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Formazione ambientale: progettazione di corsi su temi ambientali rivolti alla pubblica amministrazione, alle aziende, alle scuole ed all’università, con metodologie ad impatto zero.
La Fondazione Ecosistemi è leader in Italia e in Europa sul Green Procurement, pubblico e privato: uno strumento che permette di ridurre l’uso delle risorse naturali, ridurre le emissioni di gas climalteranti, prevenire i rifiuti, ridurre gli impatti sull’ambiente. Per le amministrazioni pubbliche la Fondazione Ecosistemi facilita l’adozione di politiche e piani per il Green Public Procurement, che permettono di introdurre i criteri ecologici e sociali negli appalti e definire sistemi di monitoraggio; per le imprese, si aiutano ad inserire i criteri ecologici e sociali nella catene di fornitura e negli acquisti, convertire i loro prodotti in «prodotti verdi», migliorare i processi di qualificazione dei fornitori e accedere a finanziamenti nazionali e comunitari.
Ecosistemi coordina la rete GppNet , che partecipa alla redazione dei Criteri Ambientali Minimi, e la campagna europea di ICLEI, Procura+.
La Fondazione Ecosistemi organizza - con il Ministero dell’Ambiente, Unioncamere, ICLEI, Banca Etica, Conai, Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali e ICLEI - il Forum Compraverde-BuyGreen. Gli Stati Generali degli Acquisti Verdi (XII edizione si svolgerà a Roma, Salone delle Fontane, il 17 e 18 Ottobre 2018).
Il Forum Internazionale degli Acquisti Verdi CompraVerde-BuyGreen é una mostra-convegno dedicata a politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato, ed è articolata in un programma culturale di alto profilo e una qualificata area espositiva.
Tra le iniziative speciali promosse dall’evento, il Premio CompraVerde - Miglior bando verde e migliore politica di GPP realizzata - un riconoscimento alle pubbliche amministrazioni che si sono contraddistinte per il loro impegno nella diffusione delle buone pratiche e nella promozione del Green Public Procurement, il Premio Cultura In verde destinato alle migliori esperienze di riduzione degli impatti ambientali in campo culturale, l’area formativa gratuita GPP Academy, l’area per la borsa degli acquisti verdi Green Contact, decine di convegni e seminari specialistici sul GPP.
La manifestazione inoltre, da nove anni, ottiene la certificazione ISO 20121 per gli eventi sostenibili, rilasciato da BSI.
Federculture è la Federazione nazionale delle Aziende di Servizio Pubblico Locale, Regioni, Enti Locali, e tutti i soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi legati alla cultura, al turismo, allo sport e al tempo libero. Obiettivo della Federazione è di promuovere una gestione efficiente ed efficace di musei, teatri, biblioteche, impianti sportivi, parchi, aree archeologiche e sistemi turistici e sostenere la crescita dei territori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale diffuso nel Paese.
Federculture è titolare del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro specifico per i lavoratori del settore culturale, turistico, ambientale e dello sport. Federculture è, quindi, sindacato d’impresa e costituisce un vero e proprio “incubatore” per lo sviluppo dei processi di formazione delle nuove professionalità.
Sono compiti istituzionali della Federazione:
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la promozione e diffusione del nuovo contratto privatistico per i lavoratori del settore;
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la progettazione e diffusione di modelli organizzativo/gestionali innovativi per i servizi del tempo libero;
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la tutela degli interessi dei soggetti gestori dei servizi presso il Governo, il Parlamento, le istituzioni regionali e locali;
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la promozione di progetti ed iniziative di valorizzazione del territorio;
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la costituzione di un centro di analisi e di informazione sulle dinamiche in atto e di diffusione di esperienze e best practice;
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il raccordo tra il mondo universitario e della ricerca con il mondo del lavoro.
Federculture promuove importanti iniziative, tra cui: il Rapporto Annuale, pubblicazione che analizza le dinamiche di settore e fornisce informazioni aggiornate e chiavi di lettura sull'evoluzione delle politiche culturali, sui problemi e sulle esperienze in atto; la Conferenza Nazionale dell’Impresa Culturale, realizzata insieme ad AGIS, Alleanza delle Cooperative italiane e Forum Nazionale del Terzo Settore; il Premio Cultura di Gestione volto all’individuazione e alla diffusione delle migliori pratiche gestionali del settore a livello nazionale; Ravello LAB – Colloqui internazionali: forum europeo, in cui esperti, politici, amministratori, studiosi e operatori pubblici e privati confrontano strategie a livello internazionale per la definizione di nuove possibili politiche per lo sviluppo territoriale; il Salone Restauro, Musei e dell’Impresa Culturale, importante momento espositivo e di dibattito sul mondo dei beni culturali e del sistema museale del nostro Paese. Spazio nazionale di discussione e di proposta delle importanti questioni su cui Federculture e la rete degli Associati sono particolarmente impegnati.
Federculture, inoltre, attiva tavoli di lavoro - spettacolo, turismo, ambiente - nei quali i suoi associati promuovono studi ed analisi, individuano proposte legislative, iniziative comuni, realizzano occasioni di confronto.
Dal 2004 opera Federculture Servizi S.r.l, società partecipata al 100% da Federculture, che offre assistenza e affiancamento agli associati di Federculture, attraverso studi di fattibilità, piani di marketing culturale, piani di impresa, analisi economiche di sostenibilità di progetti culturali, progetti europei, monitoraggio dei finanziamenti del settore, formazione specifica. Federculture Servizi S.r.l. offre studi, ricerche e consulenze in tema di gestione, con particolare riferimento al Cantiere di Progettazione, metodologia originale che favorisce la qualità progettuale del territorio.
Fano è il primo Comune italiano, nella categoria 50-100 mila abitanti, con la miglior performance in termini di raccolta dei rifiuti, riciclo e risparmio di emissioni di CO2. Le attività di educazione e presa di coscienza nei confronti delle tematiche ambientali vengono realizzate per il tramite del Centro di Educazione Ambientale “Casa Archilei”, il quale organizza appunto, corsi, attività educative, campi estivi e manifestazioni sul tema ambientale.
Come parte delle attività per il miglioramento degli standard ambientali, il Consiglio Comunale si è già attivato al fine sia di rimuovere tutte le coperture in amianto dalle proprietà comunali, che di introdurre misure di efficientamento energetico nelle proprietà di dimensioni maggiori.
Un ampio sistema di monitoraggio dei valori di inquinamento elettromagnetico, del rumore, di inquinamento dell’aria, dei siti già inquinati e delle acque di balneazione è stato implementato attraverso un accordo con l’ARPAM di Pesaro-Urbino. I dati vengono poi pubblicati sul sito internet del Comune di Fano. In città è anche attiva una specifica unità per il monitoraggio atmosferico. Attraverso il coinvolgimento sia dell’ARPAM che di impresa e private, una seconda unità di controllo è stata attivata per il monitoraggio degli inquinanti dell’aria nella zona industriale.
In termini di certificazioni ambientali, al Comune sono state assegnate le Bandiere Blu e Verde.
La città di Fano è inoltre prossima alla creazione della “Fabbrica del Carnevale”, si tratta di un progetto avente lo scopo di recuperare un complesso immobiliare (l’ex convento Sant’Arcangelo) situato in pieno centro città. Il progetto è finanziato attraverso fondi strutturali provenienti dalla Regione Marche destinati appunto al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Quest’ultimo sarà equipaggiato con sistemi e tecnologie all’avanguardia per il risparmio dell’energia e la riduzione delle emissioni (una vasca per la fito-purificazione dell’acqua, una “torre del vento” per il condizionamento dell’aria e celle per il monitoraggio della qualità dell’aria).
La “Fabbrica del Carnevale” sarà il luogo della conversione dei carnevali italiani più antichi, in versioni più moderne ed aggiornate. La Fabbrica servirà quindi ad una reinterpretazione dei carnevali storici in una nuova prospettiva, rispettosa della tradizione ma anche dell’ambiente.
TECLA è un’associazione di enti locali e riconosciuta come una Public Equivalent Body ai sensi della direttiva comunitaria 2004/18 fondata nel 1993, con sede a Roma. L’Associazione ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con decreto n. 190 del 2 aprile del 2003 rilasciato dall’Ufficio territoriale del governo di Roma.
TECLA nasce per rispondere all’esigenza avvertita da istituzioni locali di migliorare la partecipazione ai fondi direttamente gestiti dalla Commissione europea o per essa delegate alle Agenzie o ai Segretariati Tecnici e di cooperazione territoriale. Dal 2001, attraverso una convenzione quadro, l’associazione assiste l’Unione delle Province d’Italia nella gestione dei progetti cofinanziati con fondi europei.
Da un punto di vista operativo TECLA, in ragione della sua vocazione e delle sue finalità, ha messo a punto servizi specialistici, che nel corso degli anni hanno saputo fornire le risposte più adeguate per superare il deficit di carattere informativo e procedurale e per favorire la progettazione europea a partire dalla valorizzazione delle esperienze tecniche maturate all’interno degli uffici degli enti locali.
Oggi TECLA, mantenendo integra la propria vocazione di assistenza tecnica agli enti locali per la cooperazione territoriale e la cooperazione internazionale, si propone come struttura di accompagnamento alla realizzazione di servizi per le politiche europee di area vasta nell’attuazione del ruolo assegnato alle aree vaste e alle città metropolitane dalla legge 56/2014 (Legge Delrio).
Obiettivi principali di TECLA sono:
• Dare visibilità del sistema degli Enti Locali italiani e la rappresentazione delle loro istanze e interessi presso le istituzioni europee;
• Rafforzare la capacità degli Enti Locali di cogliere le opportunità offerte dall’UE a favore della crescita e dello sviluppo socio economico dei territori e delle collettività locali;
• Favorire la cooperazione interistituzionale, la costruzione di partenariati internazionali e l’adesione a reti settoriali e piattaforme tematiche di livello europeo;
• Progettare interventi a valere sui programmi di finanziamento diretto dall'UE, di cooperazione territoriale e sui programmi operativi delle politiche di coesione.
La metodologia di lavoro tende da un lato a valorizzare le specificità delle enti locali e le esperienze già realizzate, intrecciandole con le competenze e il know how che TECLA ha sviluppato nel corso degli anni; dall’altro a favorire la circolazione delle esperienze e l’appropriazione, da parte degli associati, dei competenze della rete che intorno all’esperienza di TECLA si è costruita, così da inserire i territori in un network più ampio.
Agendo come catalizzatore di energie e competenze TECLA sostiene le collettività territoriali nella dimensione europea offrendo loro i mezzi adeguati per competere delle risorse finanziarie a disposizione.
Time in Jazz è un'associazione no-profit creata formalmente nel dicembre del 1997 che ha come presidente e direttore artistico il musicista e compositore Paolo Fresu.
Negli ultimi 30 anni l'associazione ha organizzato il Festival Internazionale Time in Jazz.
Il Festival si svolge a metà agosto nel Nord Sardegna e ha come base il paese di Berchidda, con la partecipazione estesa a una rete di comuni che ospitano molteplici attività, concerti e altri eventi culturali. Nel corso di tutto l'anno, l'associazione promuove diverse iniziative culturali, quali ad esempio Short Time e il PAV - Progetto Arti Visive.
Tali progetti trovano in parte collocazione nei vecchi edifici industriali di Berchidda. Il recupero e la riconversione di queste strutture in luoghi destinati alle arti visive e alla musica è tuttora in corso e segue i principi ambientali dell'architettura verde.
Il progetto Greenjazz è stato lanciato nel 2008 come parte integrante del Festival per diffondere una consapevolezza ambientale tra i membri dell'associazione e il suo vasto pubblico.
A partire dal 2012, grazie al supporto della Regione Autonoma della Sardegna e in collaborazione con sponsor e partner del settore pubblico e privato, il Festival è stato implementato da diverse attività volte a ridurre l'impatto ambientale (ad esempio un sistema di pannelli fotovoltaici per i concerti, la riduzione dei consumi del service, il riciclo, l'incentivazione all'uso dell'acqua erogata dalle fontane pubbliche, il car-pooling, gli shuttle gratuiti per il pubblico, le stoviglie biodegradabili per catering e mensa, l'uso di prodotti locali e biologici nella mensa) insieme al costante monitoraggio e valutazione dei consumi energetici del Festival per meglio gestire gli sforzi e i consumi futuri. Oltre a questo, il Festival promuove stand di consapevolezza ambientale, workshop per bimbi e Green Talk - una conferenza su tematiche verdi che ha luogo prima del popolare concerto di Ferragosto, spesso sponsorizzato dal Ministero per l'Ambiente. L'attenzione per l'ambiente e per il territorio nella realizzazione di eventi culturali ha portato Time in Jazz all'adesione alla Giornata Internazionale dell'Unesco.
Il Consorzio è stato costituito il 20 luglio 2009 per valorizzare la Reggia di Monza, con la sua Villa Reale ed il Parco, realizzandone il restauro e garantendone la conservazione programmata, in vista di un miglioramento della fruizione pubblica.
Esso ha avviato le sue attività il 9 settembre ed è formato dalle istituzioni proprietarie delle varie sezioni della Villa e del Parco: lo Stato (Ministero per i Beni e le attività culturali e turismo), la Regione Lombardia, il Comune di Monza e il Comune di Milano. Pur non avendo proprietà all'interno del complesso monumentale, hanno aderito fin dalle sue origini la Camera di Commercio di Monza e della Brianza e la Provincia di Monza e della Brianza; nel 2014 ha fatto il suo ingresso nella governance del Consorzio anche Confindustria Monza e Brianza.
Dal 1 Gennaio 2012 ciascuna delle istituzioni proprietarie conferisce in gestione al Consorzio i beni in suo possesso presenti nella Villa e nel Parco, per favorire un approccio unitario ed integrato alla valorizzazione del grande complesso monumentale.
La Villa comprende circa 740 locali, inclusi la cappella ed un elegante, piccolo teatro; il Parco con i Giardini Reali, interamente cintato, si estende per circa 730 ettari, includendo boschi, edifici storici di pregio, antichi mulini, aree ed edifici agricoli, siti destinati alla ristorazione, all'educazione ambientale, al tempo libero ed allo sport, incluso il celebre Autodromo di Monza, noto in tutto il mondo come tappa storica fondamentale del campionato di "Formula 1".
Il Consorzio, che non ha fini di lucro, può cooperare con università ed enti italiani e stranieri per la promozione e il sostegno alla ricerca applicata nel campo della salvaguardia e fruizione dei beni culturali e del paesaggio, ma anche in altri settori: ad esempio la cultura d'impresa, la sostenibilità energetica, l'alimentazione di qualità; intende favorire la promozione turistica del sistema delle ville storiche della Brianza, in collaborazione con imprese ed amministrazioni del territorio. Ha tra le sue finalità la realizzazione o l'ospitalità di nuovi musei, di esposizioni artistiche e spettacoli di particolare pregio; non ha natura imprenditoriale, ma può produrre e vendere servizi coerenti con le sue finalità e può ricevere donazioni e contributi pubblici e privati, con la possibilità di benefici fiscali per i donatori.