Time in Jazz: il racconto di un Festival sostenibile
Sempre più green la trentunesima edizione del Festival chesi svolge a Berchidda, in provincia di Sassari e nei centri vicini e che annualmente anima e riempie di musica le calde giornate di agosto.
Giunto al suo undicesimo anno di attività, il progetto Green Jazz ha quest’anno permesso il raggiungimento di un importante traguardo: grazie alle iniziative portate avanti nel corso degli anni, alla ricerca di pratiche virtuose con l’obiettivo di realizzare un festival sostenibile, Time in Jazz è stato chiamato a condividere la propria esperienza in un importante progetto europeo, il Life GreenFEST che, attraverso una rete di partneraniato, si occupa di discutere quelli che in futuro diventeranno i Criteri Ambientali Minimi nella realizzazione degli eventi culturali a livello europeo.
Una grossa parte dell’impegno è stata mirata all’utilizzo e alla ricerca di fonti di energia rinnovabile: in particolare, è stata portata avanti una ricerca approfondita sulle nuove tecnologie di accumulo di energia sia per i concerti dislocati nel territorio della Sardegna settentrionale, sia su quelli sul palco centrale.
Grande attenzione è stata rivolta alla riduzione dei rifiuti: sono state infatti allestite nei luoghi del Festival le Isole ecologiche di Green Jazz, spazi dedicati alla raccolta differenziata con contenitori realizzati in materiali di recupero, unita al monitoraggio dei consumi e delle emissioni del Festival Time in Jazz per valutarne l’impatto ed il costo ambientale di ogni suo aspetto.
Inoltre, per sensibilizzare il pubblico a ridurre l’uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti, Time in Jazz ha ancora una volta incoraggiato le soluzioni alternative di condivisione dell’auto e del viaggio per raggiungere il Festival e le diverse sedi dei concerti, come il carpooling, (attraverso portali come blablacar
o clacsoon o una lista diretta all’Info Point di Berchidda), l’uso del treno, o di altri mezzi non inquinanti.
Rispetto ai risultati già raggiunti in questo ultimo festival, Time in Jazz continua comunque a pensare al futuro e a come migliorare le prestazioni energetiche.